Ecatorf
Lo strumento a fiato che da nome al Trio è il frutto di lunghi anni di studio, progettazione e costruzione. È uno strumento subcontrabbasso che scende una decima sotto il controfagotto (o sotto l’ultima nota del pianoforte). Esiste al momento in un unico prototipo, ed è stato presentato la prima volta al 31° Festival Internazionale di Musica Angelica a Bologna nel 2021. Venne eseguita in solo la composizione Le melancolie di Tifeo. Il cd omonimo (uscito l’anno successivo a cura di Stefano Giust per Setola di Maiale SM4400), che riporta la registrazione del concerto, è stato segnalato tra i migliori cd dal vivo prodotti nel 2022 dalla rivista The New York City Jazz Record (cfr. n. 249, January 2023, p. 23).
L’anatomia e la fisiologia dell’ecatorf congiungono le caratteristiche dei legni (ancia e bocchino da clarinetto contrabbasso) con quella degli ottoni (suoni uscenti tutti dalla campana, coulisse, valvole a chiavi): da qui nasce l’idea del Trio dove ai clarinetti si affiancano il trombone e la tuba, strumenti che diedero vita alla prima ibridazione.
Paesaggio e viaggio acustico
L’ambito subcontrabbasso è una zona della nostra percezione inedita, difficilmente si ascoltano suoni – tanto meno acustici e non manipolati elettronicamente – sotto l’ultimo tasto del pianoforte comune (27.5 hz.). La soglia dell’udibile, comunemente delimitata tra i 16 e i 20 herz, è confutata dall’ecatorf che scende sotto gli 11 herz; semplicemente non ci sono strumenti che navighino a quelle profondità, perciò tali limiti sono convenzionali. La musica contemporanea già da un secolo ha eliminato un’altra convenzione ‒ estetica questa e non fisiologico-acustica – quella che separa il suono dal rumore.
È dunque una formazione non solo spostata nella zona grave dello spettro acustico, ma che presenta più di un’ottava nella zona più ombrosa e abissale del suono. La ricerca timbrica e spettrale, enfatizzata dal multistrumentismo, riconduce la musica alla sua matrice ancestrale ossia il suono e il silenzio.
Soglie
«A me non interessa arrivare al pubblico», ebbe a dire Edgard Varèse in un’intervista: «quanto piuttosto arrivare a certi fenomeni acustico-musicali; in altre parole, ciò che voglio arrivare a fare è perturbare l’atmosfera, perché, dopotutto, il suono è solo una perturbazione atmosferica.»
Sergio Fedele
Francesco Bucci
Piero Bittolo Bon
Ecatorf, clarinetti, flauti
trombone, tuba
clarinetti, flauti